A proposito del detto “In vino veritas”? Ecco 11 falsi miti sul vino che vogliamo sfatare.
Gli 11 falsi miti sul vino.
- Non esiste un ordine giusto per degustare il vino? Assolutamente Falso.
In una degustazione di vini, l’ordine in cui si servono è molto importante per poter apprezzare tutti gli attributi del vino. Normalmente si comincerà sempre da vini più giovani e freschi per finire con quelli più strutturati. - L’alcol disseta? Falso.
Le bevande alcoliche non dissetano, ma al contrario disidratano per cui è importante non abusarne. La bevanda più dissetante rimane sempre l’acqua! - Avere il vino con il tappo girevole è segno di vino cattivo? Falso.
Siamo convinti che il vino con tappo a vite sia cattivo, o comunque meno pregiato, rispetto al gemello con tappo in sughero, in realtà Il tappo a vite è addirittura una garanzia di freschezza per i vini da bere entro 2 anni e non toglie nulla alla qualità della bottiglia. - Il vino bisogna consumarlo entro pochi giorni dall’apertura? Verissimo!
Il vino bianco, una volta aperto, si deve conservare con il suo tappo in frigorifero e bere in un massimo di 3 giorni. Il vino rosso, invece, può durare fino a una settimana se conservato in un luogo fresco. - Il vino senza solfiti non fa ubriacare. Falso.
I solfiti si trovano intrinsecamente in tutte le varietà di vino. Non si può bere vino senza solfiti, semplicemente perché non esiste! - Il vino fa male alla salute. Falso.
Gli studi dimostrano che bere vino, specialmente rosso, può aiutare a combattere i sintomi dell’influenza e migliora la salute dell’intestino. - I vini più costosi sono più buoni. Falso.
Non c’è bisogno di spendere una fortuna per una buona annata: le opzioni per bere un prodotto di qualità e valore sono innumerevoli. - Più vecchio il vino, meglio è? Falso.
Solo un numero molto limitato di vini ha la struttura appropriata per migliorare la qualità con il tempo. Il resto dei vini ha un tempo ottimale di consumo, dopo il quale ci si pente di non averli bevuti prima. - Un cucchiaino nella bottiglia conserva meglio lo spumante. Falso.
Secondo una credenza popolare, per mantenere l’effervescenza di una bottiglia di spumante aperta dovremmo inserire nel collo della bottiglia il manico di un cucchiaino: avrebbe il potere di conservare più a lungo le bollicine evitando la dispersione dei gas. Peccato non funzioni: l’unica soluzione è richiudere la bottiglia con l’apposito tappo metallico a pressione (stopper), che impedisce la dispersione delle bollicine. - Il vino (specialmente il rosso) rovina i denti. Falso.
Gli scienziati canadesi hanno scoperto che una componente del vino rosso, i polifenoli, può addirittura aiutare a prevenire e proteggere dalle malattie gengivali. - Il rosso è per la carne, il bianco per il pesce? Falso.
No, anche se il vino rosso va meglio con i piatti forti e il bianco con piatti blandi, il modo migliore di abbinare cibo e vino sta nell’analizzare e combinare i loro sapori. - Con il pesce ci va sempre e solo il bianco. Falso.
Il pesce può essere ancora più buono se abbinato a vini rossi adatti: un po’ acidi, con pochi tannini e non eccessivamente corposi. Alcuni Nero d’Avola si sposano bene con un trancio di tonno rosolato, salmone o con ricche zuppe di pesce, mentre un’orata o un branzino al forno sono ottimi se accompagnati a un Pinot nero. Lo stesso vale per un Chianti giovane con sughi di pesce a base di pomodoro, per una Bonarda con una frittura oppure un Aglianico del Vulture con un piatto di filetti di triglie, mentre l’anguilla si sposa benissimo col Bardolino.
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